[...] Le opere che Antico presenta, nell’affascinante spazio del "Museion" dietro il cancello, soddisfano proprio il principio cui ho alluso: sono opere a se stanti, grandi e meno grandi elementi in tubo d’acciaio, piegati e manovrati così da assumere delle valenze sempre imprevedibili e sempre coinvolgenti lo spettatore; ma sono anche propaggini che scandiscono le aree verdi delle aiuole su supporti lapidei, pertrarne maggiorforza e maggior dinamismo; o per intersecare gli intercolumni del cancello. Sono, dunque, dei 11percorsi statici” attraverso i quali viene a instaurarsi un gioco di luci e ombre, di moto e quiete, di luminosità e opacità in mezzo al verde del parco. [...]
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Gillo Dorfles
1997